domenica 2 marzo 2014

GUILD WARS 2

Oggi giochiamo un po', o meglio parliamo di un gioco on line, precisamente un MMORPG.

Iniziamo con lo spiegare cosa sia un MMORPG.
La sigla sta per: Massive Multiplayer Online Role-Playing Game, ovvero gioco di ruolo online multigiocatore di massa. In sostanza è un gdr (gioco di ruolo) dove crei un pg (personaggio) e lo fai "crescere" aumentandone abilità e caratteristiche di livello in livello per un massimo di 80 livelli, il tutto giocando con altri pg mossi da persone reali con le quali puoi anche interagire mediante chat in gioco o usando programmi di chat vocale scaricati a parte.

Parlando di GW2, creazione Arenanet, si può dire che presenta una grafica ineccepibile, ha buona giocabilità, non ti annoia e ti coinvolge dandoti sempre nuovi stimoli a fare un po' di più. Sono presenti cinque razze (Umani - Norn - Charr - Sylvari - Asura) e otto classi personaggio (Elementalista - Guerriero - Guardiano - Ladro - Ingegnere - Esploratore - Necromante - Ipnotizzatore). Nota assolutamente positiva è che il gioco viene pagato un'unica volta e non con cadenza mensile come avviene per tanti altri giochi on line.

Le note dolenti, per me, riguardano i non pochi bug che spesso vengono fuori soprattutto con gli aggiornamenti e la lag (rallentamento del gioco) che rende alcuni eventi quasi impossibili da portare a termine, ma per fortuna la totale ingiocabilità è rara.

GW2, oltre ad essere un bel passatempo, è un modo per incontrare nuove persone, a volte simpatiche, altre meno, proprio come nella vita di tutti i giorni. Si deve fare attenzione, ovviamente, alle persone con cui si interagisce in modo più stretto. Questo vale soprattutto per alcuni minorenni (e non solo) che perdono il senso della realtà quando si trovano catapultati in queste realtà virtuali.

Che fare allora, se non si vuole vietare ai propri figli di giocare? Presto detto, ci si rivolge ai gruppi di gioco. All'interno di questo MMORPG ci sono, appunto, delle gilde - vedi nome Guild Wars - nelle quali si può entrare a far parte, che ti aiuteranno a crescere ed a raggiungere i tuoi obiettivi.
I genitori più attenti non dovranno far altro che prendere contatto con la gilda scelta e "sondare il terreno", parlare con i capo gilda e verificare, al meglio delle loro possibilità, che siano persone affidabili, magari presenziando un po' alle chat vocali.

Forse questo sembra un po' eccessivo, magari lo è, ma c'è da dire che non sempre si ha la fortuna di incontrare le persone giuste. A me è successo con le Holy Sentinels prima e con i Custodi della Fiamma (CdF) poi e spero capiti anche a voi.

Buon divertimento

martedì 11 febbraio 2014

MAISONS DU MONDE


Oggi voglio parlarvi di Maisons du Monde.

Sono andata a visitare uno di questi punti vendita e sono rimasta piacevolmente colpita dalla merce per quanto riguarda l'utilità e l'estetica, ma fortemente perplessa per la provenienza.

Riporto direttamente dal sito internet di Maisons du Monde:

"Un vero invito al viaggio e alla scoperta, Maisons du Monde vi propone una selezione di oggetti e mobili provenienti da tutto il mondo."

Ed è vero eh?  Ci sono oggetti che sembrano provenire da ogni parte del mondo:  America, Inghilterra, Francia e chi più ne ha più ne metta!
Piccolo neo in questo variegato panorama è quel "sembrano provenire"; infatti se prendete un qualunque oggetto in esposizione e lo sollevate sotto trovate la dicitura "Made in P.R.C.". 
Per chi non lo sapesse P.R.C. vuol dire People's Republic of China; esatto, il vecchio Made in China.


A questo punto la domanda nasce spontanea:  perchè dovrei pagare (esempio) sedici euro e più per un prodotto che dovrebbe provenire dalla Francia, quando il suddetto prodotto è stato realizzato in Cina?  Non faccio prima ad andare dal venditore cinese vicino casa e comprare la stessa merce per un prezzo tre, se non quattro, volte inferiore?
 

Non voglio fare discorsi discriminanti o qualitativi.   Quello che voglio dire è che se  "Maisons du Monde propone una selezione di oggetti e mobili provenienti da tutto il mondo", allora quegli oggetti devono provenire da tutto il mondo, considerando anche i costi, come detto, giustificabili se riferiti ad oggetti di importazione e design, non ad oggetti ispirati ai vari paesi e prodotti in Cina, magari a costi molto più bassi che in altri posti.

Sottolineo che questa è la mia personalissima opinione che mi andava di condividere con voi, così come condivido la conclusione che ho tratto da questo simpatico giro di acquisti non fatti:

una volta era "tutto il mondo è paese", oggi, amici miei "tutto il mondo è cinese".






lunedì 10 febbraio 2014

ITALO

La mia prima condivisione in questo blog riguarda ITALO.
Ho viaggiato in totale quattro volte con questa compagnia ferroviaria. Tratta Napoli-Milano e ritorno.
Devo dire che due volte su quattro l'esperienza è stata positiva ed una delle due negative era legata squisitamente alla stazione di partenza, non al mezzo di trasporto nello specifico.

Viaggio in classe economica tre volte su due ed era come essere in prima, tranne che per lo spazio fra un sedile e l'altro ed il tavolino (ero in un posto per quattro), appena più corto nella parte terminale, quella verso il corridoio.
Bagni ampi e puliti, carta igienica, sapone e asciugatore per mani tutto presente e funzionante.
Spazio per i bagagli sufficientemente ampio per una valigia sulla grata in alto e per un bagaglio a mano accanto ai piedi. Costi contenuti, più che con trenitalia.

Quello che mi ha convinto poco riguarda la stazione di Milano Porta Garibaldi.
Gli avvisi che riguardano il binario e l'arrivo del treno vengono dati a dieci - quindici minuti dalla partenza dello stesso con conseguente corsa al binario abbastanza rocambolesca visto l'obbligo ad utilizzare una scala non mobile che, fra valigie e gente in corsa, rischia di rivelarsi lo scenario di cadute poco simpatiche o di rotolamenti di bagagli con conseguente recupero ed ansia di perdere il treno.

Parlando dell'esperienza quasi totalmente negativa, per assurdo, riguarda la prima classe.
Servizio di benvenuto presente, certo, con stuzzichino e bevanda ma questa, unitamente alla luce da lettura e lo spazio fra i sedili, è stata l'unica cosa positiva.


Bagni sporchi, odore di urina nel vagone, sediolini troppo grandi e con l'impossibilità di mettere lo schienale completamente in verticale, con la conseguente scomodità per schiena, collo e testa costretta, quest'ultima, ad una posizione sospesa, perchè se appoggiata alla seduta costringe il corpo ad assumere la tipica posizione da scivolamento, forse data anche dall'assenza del poggiapiedi nella zona tavolino. A proposito del tavolino, pratico e geniale il sistema di apertura, ma troppo stretta la superficie d'appoggio.
Personale un po' distante e sgarbato con alcuni in modo immotivato e viaggiatori ineducati.

Ho potuto verificare, in questi viaggi, che chi si sposta in economy è molto più attento al non disturbare gli altri di quanto non siano i così detti "ricchi", troppo convinti e tronfi di se per rendersi conto che parlare a voce alta, tenere il cellulare non in silenzioso ed il viva voce in chiamata, non sono il massimo dell'educazione e della convivenza, seppur per brevi (mica tanto quattro ore e mezza) periodi.

Da sperimentare l'economy XL, che pare essere una sorta di prima classe senza servizio di benvenuto (rinunciabilissimo).

Wi-Fi praticamente assente per tutto il secondo viaggio andata-ritorno Napoli/Milano, impeccabile nel primo.

Tutto sommato esperienza positiva, che ripeterò sicuramente anche in virtù dei prezzi troppo alti di trenitalia.